Artista

L’indagine artistica di Gennaro Mele si è spesso incentrata sulle relazioni esistenziali e scientifiche. L’approdo ultimo è stato lo sviluppo del Manifesto Cosmico in cui al centro pone l’universo e le sue misteriose dinamiche che testimoniano la casualità dell’esistenza umana. Conduce la sua ricerca senza retorica e senza presunzione, e dimostra di aver raggiunto, attraverso una sperimentazione efficace, uno stile originale all’altezza delle problematiche trattate, con cui ci invita a tenere accesi i sensori della coscienza e della consapevolezza.

Nei suoi lavori pittorici ogni forma di colore è un istante bidimensionale in posizioni ben definite e accostate che nel loro insieme intrecciato (dalla linea) restituiscono l'idea tridimensionale che è idea di unità. La realtà è una dimensione atemporale, poiché il particolare e l'universale sono un'unica dimensione dell'adesso e il tempo un fenomeno generato dalla percezione di movimento che l'uomo fa della realtà (lo spazio), condizionata dalla coscienza di essere mortale. In pratica il tempo non esiste, ma è la percezione del cambiamento della materia a generarne l'idea. Questo principio rende possibile l’idea di immortalità racchiusa tutta negli istanti percepiti dell’adesso qual è ogni sua opera.

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